suono dentro
IL SUONO DENTRO DI NOI
Riflessioni sul seminario “Voce e benessere” svolto dal 21 al 23 marzo 2014, Torino
con Magda Koczka insegnante di canto e
Raffaella Stellione operatrice di biodinamica craniosacrale

Raffaella. E’ come esprimere un sentimento e dire “Ti amo”: quanti modi ci sono per dirlo? Possiamo provare a farlo e sentire le differenze che queste parole esprimono, una sola cosa non sfugge: il senso della comunicazione. Per rendere vibrante il contenuto attraverso la voce parlata e cantata è necessario risvegliare il respiro dentro di noi, smuovere le emozioni, cercare le profondità invisibili e arcane …
Magda. Il nostro corpo, i nostri muscoli sono pronti ad esprimere anche i cambiamenti più sottili dei nostri umori, dei nostri pensieri. Ma durante il percorso di crescita e di educazione da parte dei nostri genitori, insegnanti, da parte della società, la nostra ”voce naturale” e i nostri istinti nell’usare l’organo fonatorio in modo efficace sono stati modificati profondamente. Le nostre paure di non essere ascoltati, compresi e accettati ci portano a modificare il nostro comportamento durante la comunicazione secondo le aspettative del mondo che ci circonda e secondo le nostre aspettative verso il mondo.
Raffaella. Nella tecnica osteopatica di biodinamica cranio sacrale l’ascolto profondo senza pensieri dell’operatore, la delicatezza delle mani, la sensibilità dei palmi è il primo contatto con il sistema nervoso della persona che riceve il trattamento. Lo scopo è di sintonizzarsi insieme sul ritmo della respirazione primaria.
Magda. Nella didattica tradizionale del canto l’ascolto si limita alla percezione uditiva e tutto è un “fare”, manipolazione attraverso indicazioni più o meno precise… mentre la voce ha uno spazio interno in cui “sta bene”, uno spazio nel nostro corpo dove ha la capacità di svilupparsi esprimendo tutte le sottigliezze. Proprio attraverso questo stato tensionale-muscolare del corpo che canta, la voce agisce sul corpo che ascolta.

il segreto del canto risiede tra la vibrazione della voce di chi canta
ed il battito del cuore di chi ascolta…

Kahlil Gibran,1883–1931, poeta, pittore e filosofo libanese

Raffaella. Portare un riequilibrio energetico, strutturale, fluidico è lo scopo del trattamento attraverso uno stato di quiete, leggerezza e dolce movimento. Nel cantante tale condizione corrisponde ad una destabilizzazione del controllo della mente sul corpo, un ritorno allo stato istintivo e naturale, un approccio nuovo verso l’ascolto interiore del suono. La catena dei diaframmi, maggiormente interessata al processo di rieducazione all’ascolto, risponde con un ritrovamento degli assi di equilibrio in tutti i tessuti.
Magda. Trovare gli spazi che ci permettano una comunicazione rinnovata necessita di un nuovo modo di “ascoltare” sia noi stessi sia l’ambiente circostante.
Raffaella. La ricerca comincia con l’individuazione spontanea di nuovi spazi interni, riflessi, risonanze, vibrazioni che aprono a loro volta il varco ad una voce diversa e talvolta inquietante poiché la potenza vitale dell’energia contenuta in ognuno di noi è sconosciuta.
Magda. Supponendo che tra i tre processi (motorio, sensoriale e psicologico-mentale) che danno vita alla voce umana non esista un rapporto subordinato, possiamo partire da ognuno di essi alla ricerca di un ampliamento della nostra voce. Il trattamento craniosacrale dà nuovi stimoli ai tutti e tre processi contemporaneamente.
…e la piacevolezza del trattamento toglie il velo del nostro timore dalle vie sconosciute…


Proposta per un seminario - 18-19 luglio 2014, Bosa

    mezz’ora di vocalità - un’ora di trattamento craniosacrale - mezz’ora di vocalità

      MUSICA CREATIVA

      Musica non solo come universo sonoro udibile dall'apparato acustico ma anche percepibile da tutto il corpo anche sotto forma di sensazione tattile. Musica per attivare comportamenti, come mezzo di socializzazione, di contatto, di espressione di sé, ascolto empatico dell'altro, un ascolto che va al di là delle parole, perché anche del corpo e di quanto esso esprime: senza l'ascolto la comunicazione non sarebbe possibile. Musica che permette di comunicare attraverso il linguaggio non verbale. Musica che permette di esprimersi usando corpo, gesto, movimento, suono, voce che parla e che canta, spazio, colore come mezzi di comunicazione/relazione. Musica per ridurre la tensione corporea.
      Si può far musica utilizzando materiali semplici e inusuali perché è il corpo lo strumento sonoro per eccellenza.

      È indirizzato a coloro che desiderano conoscere il proprio senso ritmico, la propria musicalità, la propria espressività, che vogliono alternare a uno studio rigoroso della musica un modo spensierato e rilassante del far musica, attraverso utilizzo del proprio corpo e diversi materiali.